Calboli Gualtiero. Studi grammaticali

Bologna: N. Zanichelli, 1962. — XII, 258 p. — (Studi pubblicati dall’Istituto di filologia classica - Università degli Studi di Bologna, Facoltà di lettere e filosofia, 11).Indice: Premessa. Introduzione. [Sulla costruzione impersonale dicitur eo tempore matrem Pausaniae vixisse (Nep. 4, 5. 3): Presentazione della questione. Sull’esistenza di accusativi oggetti d’impersonale passivo in latino e suila loro supposta priorità di fronte al tipo personale: Sall. hist. frg. 4. 10 M. ita castra sine volnere introitum. Petron. 71, 10 faciatur, si tibi videtur, et triclinia. Il tipo quod comperto (Iord. Get. 25, 132). Il tipo agitandumst vigilias (Plaut. Trin. 869). Gli esempi arcaici: a) nilne te populi veretur? (Atta 7) e gli altri impersonali fisio-psicologici; b) Plaut. Cas. 185 pessumis me modis despicatur domi; c) Plaut. Mil. 254 quae mentibitur; Plaul. [i]Mil. 24 epityra estur; e) Ennio scaen. 234 V.² vitam vivitur. Gli csempi della larda latinità: a) il tipo fit orationem (Peregr. Aeth. 25, 3); b) ne baptizetur eos (Vetus Latina, act. 10. 47). I tipi romanzi corrispondenti. Conclusione. La questione dell’elemento -r del passivo: La teoria di H. Zimmer. L’opinione di R. Thurneysen. K. Brugmann, A. Ernout, A. Meillet, J. Vendryes. A. Walde e G. Devoto. Clara Levi. J. Charpentier e J. Wilde. Edith Frances Claflin, i fatti ittiti e venetici. V. Pisani: il valore medio-intransitivo dell’elemento -r (nelle forme nominali) e le sue due specializzazioni, medio-passiva e perfettiva. W. Porzig, G. R. Solta, J. Lohmann[/i], E. [b]Wifstrand[/i]. H. [b]Hartmann (J. Pokorny e V. Pisani). H. Kronasser e R. Hauschild. L’isoglossa dell’elemento -r nell’ambito dell’italo-celtico e della così detta unità italica. Distinzione di diatesi e persona. Gli esempi oschi e il supposto esempio siculo. Conclusione e proposte. Statistica dell’uso arcaico, origine del tipo impersonale e suo valore semantico: Statistica, tabella e nascita dell’impersonalc dicitur matrem Pausaniae vixisse (Nep. 4, 5, 3). Il valore semantico del costrutto infinitivo impersonale. Elementi di conferma esegetica. Uso di iubeo e veto. Ancora del valore semantico. Motivo del prevalere delle forme col part. perf. nel costrutto impersonale. Conclusione complessiva. Aggiunta strutturalistica e completiva. Infinito iussivo latino. Participio in -tūrus e infinito futuro attivo. La tendenza grammaticale dell’Auctor ad Herennium: Scopo e limite della ricerca. Dottrina grammaticale ricavabile dal contenuto, cioè dagli elementi di dottrina presenti nell’opera: a) Gl’indizi raccolti da K. Barwick per dimostrare una tendenza pergamena: I vitia e virtutes orationis nell’ars alessandrina; la dottrina dei tropi e delle figure nella Rhetorica ad Herennium; Il titolo di ars = τέχνη; Coincidenza nella Rhet. Her. di interesse grammaticale e reorico. b) L’uso di nomen = ὄνομα e vocabulum = προσηγορία in accordo colla dottrina alessandrina. Dottrina grammaticale ricavabile dalla lingua: Analogia e anomalia: J. Collart e D. Fehling. matribus familiis (Rhet. Her. IV 8, 12). die e re (gen. sig.) e le forme analogistiche della IVᵃ declinazione. L’ambiente culturale della Rhet. Her.: Lu tendenza grammaticale cratetea e alessandrina a Roma prima della Rhet. Her. Sisenna e Cesare, e la Rhet. Her. nel problema del neologismo. L’inquadramento letterario e la tendenza politica dell’Auctor ad H.: la fonte rodia; Lo stile nel rapporto colle fonti, coll’ambiente culturale e la tendenza politica. \i]Tracce del fattore linguistico esterno dell’analogia nell’uso della lingua della Rhet. Her[/i]. Indice dei passi citati. Indice degli autori moderni citati.