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Calboli Gualtiero. La linguistica moderna e il latino. I casi

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Calboli Gualtiero. La linguistica moderna e il latino. I casi
Bologna: Casa Editrice Prof. Riccardo Pàtron, 1972. — XVI, 370 p. — (Testi e manuali per l’insegnamento universitario del latino, 10).
Indice: Per una introduzione alla grammatica trasformazionale: Le introcluzioni alla Grammatica Trasformazionale. Il modello di Chomsky 1965: struttura profonda e struttura superficiale. Base, regole di riscrittura, marcante di frase. Antecedenti della Grammatica Trasformazionale: analisi per costituenti immediati, trasformazioni (Harris). Trasformazioni chomskiane. Trasformazioni cicliche. Ciclo trasformazionale (R. T. Lakoff). Componente semantico: semantica interpretativa, regole di proiezione. Regole di sottocategorizzazione, regole di stretta sottocategorizzazione e regole di selezione. Sviluppo della grammatica trasformazionale successivamente a Chomsky 1965: la semantica gcnerativa e gli operatori logico-linguistici di Seuren. Limiti dell'attuale analisi per operatori. La semantica generativa di McCawley e il modello componenziale di Antinucci-Parisi. La semantica generativa di G. Lakoff e le regole globali. Conclusione. Aggiunta: le «Word Classes» del latino secondo P.H. Matthews 1967. Appendice: il modello semanticistico di G. Lakoff, struttura logica, logica naturale, logica modale e derivazioni trasformazionali. I casi nella grammatica greca e latina: La definizione dei casi nella grammatica greca e latina come base di esame. Gli studi complessivi sui casi greci e latini. Origine della dottrina dei casi. Valore del termine πτῶσις in Aristotele. La πτῶσις secondo Aristotele e il criterio paradigmatico della grammatica. La posizione degli Stoici di fronte alla πτῶσις. L’opera di Crisippo sui casi, l’avverbio e il vocativo. Denominazioni dei casi greci e latini: il nominativo; il genitivo e il dativo; l’accusativo; il vocativo; l’ablativo (sextus casus), septimus e octavus casus. I casi nello strutturalismo: Le teorie dei casi secondo L. Hjelmslev. Il sistema di Massimo Planude. Teodoro Gaza, i sistemi della prima metà dell’Ottocento (i localisti Wüllner e Hartung). Gli. antilocalisti (Michelsen e Rumpel) e la critica di Hjelmslev. Casi grammaticali e casi locali. La categoria del caso per Hjelmslev (valore, sistema, metodo empirico). Limiti della sua concezione del valore. Sistema e metodo empirico secondo Hjelmslev. La soluzione specifica di L. Hjelmslev e i suoi limiti. La teoria dei casi di R. Jakobson ‘Gesamtbedeutungen’ e ‘Sonderbedeutungen’). Preposizioni e casi in V. Brøndal. I casi particolari del nome russo secondo Jakobson: il nominativo; l’accusativo; il genitivo; il dativo e lo strumentale; il locale; il genitivo II e il locale II. Rapporti fra i vari casi. I limiti della concezione di Jakobson e in genere dello strutturalismo. H. Ch. Sørensen e il suo tentativo di accordare le soluzioni di Hjelmslev e Jakobson. Difficoltà di questo tentativo. Il sistema dei casi latini secondo de Groot (una concezione distribuzionale). Il genitivo latino: trattazione di de Groot e suoi limiti. Il genitivo del fine. La spiegazione del genitivo (latino) di E. Benveniste. I casi indeuropei secondo J. Kuryłowicz: il genitivo; i casi concreti. Rapporto dei vari casi fra di loro. Importanza delle soluzioni di Benveniste e Kuryłowicz. M. Ivić e il problema del contesto. C.L. Ebeling: i casi in rapporto agli altri elementi della frase. W. Diver e il sistema casuale delllagente. R. Godel: difesa dell’ortodossia strutturalistica. I. Muñoz Valle: il genitivo greco. I.P. Louw: i casi greci nei tre livelli, semantico, sintattico, contestuale. L. Rubio: il fondamento per uno studio strutturalistico dei casi. I casi singoli secondo Rubio: accusativo nel rapporto fra verbo transitivo e intransitivo. Transitivo e intransitivo (e accusativo) secondo De Mauro. I media tantum, gli activa tantum, il passivo degl’intransitivi. I casi non-nominali di L. Rubio: il genitivo; il dativo e l’ablativo. Le preposizioni secondo L. Rubio. Limiti della teoria casuale di L. Rubio. K. Heger: gli operatori logico-linguistici, la valenza (‘actants’ e ‘circonstants’ di L. Tesnière e loro modificazione). J. Perrot: lessico e relazione dei casi fra di loro. W. Dressler: ritorno al modello di L. Tesnière. Considerazioni conclusive. I casi nella grammatica trasformazionale: Breve prospettiva degli studi trasformazionali sui casi. Il modello di C.J. Fillmore: i casi come primitivi semantici. Limiti del modello di Fillrnore e sua applicazione al latino. Il ‘comitativo’ e la coordinazione in inglese e in latino. Critica del modello di Fillmore. La concezione di J. Lyons: casi e funzioni grammaticali. Funzioni locali, modello categoriale e componenziale. Soluzione trasformazionale complessiva di Lyons. Considerazioni sulla teoria di Lyons: nucleo e operatori, struttura profonda e struttura logica. Il soggetto e 1’‘Objective', i casi come prodotto della successione regolata dei componenti. Il modello di P.I. Binkert: criteri generali. Il modello di Binkert: descrizione particolare. Valutazione del modello di P.J. Binkert. Conclusione e abbozzo di applicazione al latino del modello proposto. Aggiunta: il modello di J. Anderson. Considerazione finale. Bibliografia. Indice delle cose notevoli.
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